Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Alda Merini è stata una poetessa e scrittrice tra le più talentuose e tormentate che l’Italia possa vantare. Ha abitato sempre in Ripa di Porta Ticinese 47, fino al giorno della sua morte nel 2009, in un’abitazione unica con i muri “scarabocchiati” come quaderni di appunti per annotare numeri di telefono, vignette, aforismi e pensieri.
Non essendo stato possibile conservare l’abitazione originale, la sua casa-museo è stata riallestita con gli autentici mobili e gli effetti personali in Via Magolfa 32. La visita si sviluppa su due piani: al piano superiore la camera da letto con un percorso poetico intitolato “Sono nata il ventuno a primavera” che illustra la biografia, le poesie e le foto.
Lungo la scala che porta al piano superiore ci sono le foto della poetessa scattate dal suo fotografo ufficiale Giuliano Grittini, mentre nelle stanze alcuni oggetti di vita quotidiana, vestiti sparsi sul letto, sigarette consumate, rose appassite. Testimonianze di attimi e di aneddoti legati alla storia di Alda Merini.
La casa-museo è oggi spesso teatro di concerti, incontri e presentazioni dedicati alla poesia e alla letteratura.
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