È uno dei quartieri più antichi di Milano, scopriamo il Quartiere Ticinese.

Il quartiere nei dintorni di Porta Ticinese, che si sviluppa lungo l’asse di via Torino e corso di porta Ticinese in direzione di Pavia (chiamata anticamente Ticinum) è uno dei più antichi di Milano. È famoso per l’omonima porta e per le Colonne di San Lorenzo oltre che per la limitrofa zona dei Navigli.

Porta Ticinese fa parte delle sei porte principali di Milano, si trova al centro dell’odierna piazza XXIV Maggio, allo sbocco di corso di Porta Ticinese ed è situata lungo quelli che erano i bastioni spagnoli, oggi demoliti. In passato essa identificava anche uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, il Sestiere di Porta Ticinese.

Da sempre luogo di scambi e di passaggio per merci e persone, Porta Ticinese era la vera e propria porta di Milano per chi raggiungeva la città da sud sia per strada, sia attraverso i canali, data la sua posizione in capo alla Darsena. Da questo punto infatti, già nell’antichità si diramavano tre grandi arterie: la strada per le zone rurali abitate dei Ronchetti, attraverso il borgo di San Gottardo; quella per Pavia (e per Genova) lungo il naviglio Pavese; quella per Vigevano (e per Alessandria) lungo il naviglio Grande.

Fra il 1783 e il 1786 rendendosi necessaria una nuova organizzazione della città, sia per la riscossione del dazio sia per la delimitazione del territorio urbano rispetto alla campagna, iniziò la progressiva trasformazione dei bastioni in viali per il transito delle carrozze e presso le principali porte furono costruiti nuovi archi trionfali accanto ai quali sorgevano i caselli daziari.

Nel 1801 Napoleone Bonaparte fece il suo ingresso a Milano attraverso corso di Porta Ticinese conducendo l’armata francese dopo la vittoria di Marengo sugli austriaci. Negli anni fino al 1814, sotto Napoleone, Porta Ticinese fu ricostruita in stile neoclassico su progetto di Luigi Cagnola per celebrare la suddetta vittoria e per questo ribattezzata Porta Marengo. Nel 1815, al termine delle guerre napoleoniche, fu sostituita l’originale iscrizione con l’incisione latina «paci populorum sospitae» («alla pace liberatrice dei popoli»).

Porta Ticinese fu realizzata a cavallo del fossato scolmatore della Darsena del Naviglio Grande, al di fuori del tracciato delle mura spagnole, per la riscossione del dazio di chi entrava in città. Lungo corso di Porta Ticinese, andando verso il centro della città, si incontrano l’omonima porta medievale, le colonne di San Lorenzo ed il Carrobbio dove sorgeva la porta romana che immetteva nella via Ticinensis, la strada per Pavia.

L’importanza di Porta Ticinese si trova sia nella sua valenza storica sia, per la posizione strategica, nel suo ruolo di nodo di traffico e di comunicazione. Nel 1878 nei caselli del dazio viene impiantata la stazione di omnibus a vapore per Pavia e, successivamente, la stazione delle tranvie suburbane per Gaggiano-Abbiategrasso.

Nei pressi della Porta si erge la Quercia Rossa, un albero nato nel 1895 in America e trapiantato il 24 maggio 1924 alla fine della Prima Guerra Mondiale da Giunio Capè in onore del figlio Giuseppe Capè, un giovane alpino sopravvissuto, e in memoria di tutti gli alpini caduti.
Questa maestosa quercia è l’unico monumento storico arboreo della città ed è classificata fra gli Alberi monumentali della Lombardia.

Porta Ticinese è oggi rimasta espressione di due eventi storici che fanno parte della tradizione religiosa milanese ovvero il Corteo dei Magi in occasione della festa dell’Epifania e l’ingresso a Milano del nuovo Arcivescovo che prende possesso della diocesi ambrosiana