Ricordiamo Don Pigi Perini

don pigi perini

Oggi ricordiamo Don Pigi Perini mancato lo scorso 19 novembre all’età di 91 anni a cui va, fra l’altro, il merito di aver dato origine al Museo di Sant’Eustorgio e della Cappella Portinari.

Don Pigi Perini, parroco dal 1977 a partire dal 1986, avviò una svolta di carattere pastorale che determinò un forte coinvolgimento dei laici nelle attività di evangelizzazione attraverso il “Sistema delle Cellule parrocchiali di Evangelizzazione”. Nel corso di pochi anni questa realtà determinò il formarsi di una comunità di fedeli molto attiva, coesa e soprattutto aperta a nuove forme di coinvolgimento nella vita parrocchiale.

In questa realtà consolidata negli anni ed in continua espansione, Don Pigi, con il sostegno di parrocchiani e membri della comunità che misero a disposizione particolari professionalità e specifiche competenze tecniche, maturò l’idea del recupero di spazi anche per un museo, ma la svolta decisiva avvenne più tardi in occasione del “Grande Giubileo del 2000” quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri attivò un finanziamento a fondo perduto per la valorizzazione di monumenti ed edifici religiosi particolarmente significativi per il flusso di visitatori attratto in Italia dalla ricorrenza.

L’esigenza principale per adeguare gli spazi a un percorso di visita era svincolare la cappella Portinari, un luogo che ha sempre attratto visitatori e fedeli in numero significativo, dall’attraversamento della chiesa che, specie nei giorni festivi era impegnata per molte ore in funzioni religiose particolarmente intense ed affollate.

Si sentiva anche il desiderio di valorizzare maggiormente l’area archeologica e le testimonianze della presenza di comunità di cristiani nella nell’area occupata dalla basilica fin dalle origini della chiesa Milanese.
Gli interventi iniziati nell’ottobre 1998 si conclusero con l’apertura degli spazi museali dotati dell’impiantistica necessaria, a dicembre del 1999. Venne inoltre completato il restauro della Cappella Portinari e delle Cappelle Solariane realizzato con il decisivo contributo della Fondazione Cariplo e dall’aprile del 2000 l’intero percorso è aperto ai visitatori.