Gli interventi più importanti sulla facciata

basilica di sant'eustorgioLa basilica di Sant’Eustorgio è uno dei gioielli storici e architettonici di Milano, una delle basiliche paleocristiane della città. Da quando fu edificata, in epoca romana tardoimperiale, la Basilica ha subìto diverse trasformazioni nel corso del tempo, e anche il convento adiacente è stato oggetto di cambiamenti modificando di conseguenza anche la fruizione della piazza che da sempre li ospita.

I maggiori lavori di restauro si concentrarono sulla facciata, rimasta incompiuta per secoli. Tra il 1863 ed il 1865 Giovanni Brocca e Enrico Terzaghi portarono a compimento una fronte “in stile” con la tipica forma a capanna rivestita in mattoni, e la linea del tetto sottolineata da archetti sporgenti al di sotto del cornicione superiore. Il rosone centrale e le aperture laterali vennero sostituite da tre finestre bifore e due monofore con arco a tutto tondo. L’ingresso fu completato con un pronao, sorretto da colonne poggianti su leoni stilofori, e da pitture di Agostino Caironi situate nelle lunette.

basilica di sant'eustorgioA sinistra della facciata è possibile vedere oggi un pulpito di pietra, costruito nel 1597 a ricordo di quello ligneo da cui predicava San Pietro Martire. L’ultimo oratore salito su questo pulpito fu il Cardinale Federico Borromeo.

Per il Giubileo del 2000 la parrocchia si è fatta poi carico di un intervento conservativo della facciata della basilica e delle prime tre cappelle gentilizie.

Diverse sono state le operazioni svolte sulla facciata principale della Basilica e anche attualmente è in corso il restauro conservativo del protiro, dei portali e delle porte di ingresso. Il protiro è composto da una sorta di tettuccio a due falde sorretto da colonnine che poggiano su due leoni, realizzato con un materiale simile alla pietra di Angera, una dolomia facilmente lavorabile che però presenta alcune vene molto porose che possono degradarsi facilmente. In questa occasione verranno restaurate anche le porte in metallo lavorato e le lunette affrescate.