Festa dell’Assunzione di Maria: origini e iconografia
Ogni anno il 15 agosto la Chiesa cattolica festeggia la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo. La scelta della data del 15 agosto per celebrare questa solennità ha un’origine piuttosto complessa. Si è ipotizzato che tale scelta derivi dal fatto che a partire dal V secolo a Gerusalemme il 15 agosto fosse il giorno destinato alla celebrazione di Maria madre di Dio. Nei primi anni del VI secolo la festa del 15 agosto subì una trasformazione nel nome e nel significato e fu designata con appellativi diversi: “Assunzione”, “Transito” e in particolare “Dormizione”, titolo che si impose in Oriente a partire dall’VIII secolo.
Presso la Basilica di Sant’Eustorgio è possibile ammirare una straordinaria rappresentazione dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo, in cui risultano evidenti tutti gli elementi che ne caratterizzano l’iconografia.
All’interno della Cappella Portinari (1462-1468), affrescata da Vincenzo Foppa, la lunetta orientale è occupata dalla raffigurazione dell’Assunzione della Vergine: Maria, avvolta nel manto e a mani giunte, si mostra nel cielo in posizione eretta, circondata da angeli in adorazione, mentre intorno è un grande cerchio di angeli musicanti; ai piedi dell’Assunta è un paesaggio ampio di dolci colline tra le quali si apre uno specchio d’acqua; in primo piano, sei per lato, gli Apostoli.
Il paesaggio marino, in particolare, risulta una novità assoluta nella rappresentazione dell’evento e la sua presenza si ricollega alla dottrina domenicana secondo la quale il mare rappresenta le tribolazioni di questo mondo, che possono essere affrontate trovando rifugio nella Chiesa, nella Religione e nella Penitenza, simboleggiate dalle tre navi raffigurate mentre solcano le acque. Nell’affresco emergono, dunque, elementi originali e tradizionali, funzionali alla divulgazione di un messaggio salvifico, in cui la figura di Maria occupa un posto di rilievo.
La presenza della Vergine Maria nella Cappella Portinari è particolarmente significativa, come si evince dal fatto che le sono stati dedicati i due spazi architettonici più rilevanti: tale scelta, oltre ad essere certamente riconducibile alla diffusione dei temi mariani nell’arte del XV secolo, è probabilmente dovuta anche alla sentita devozione tributatale dall’Ordine Domenicano a cui la Basilica di Sant’Eustorgio fu assegnata fin dal 1220.
La Realtà che Circonda la Basilica di Sant’Eustorgio
La Basilica di Sant'Eustorgio si colloca in un autentico crocevia tra passato e presente.
La Tavola di San Francesco d’Assisi
L'opera intitolata "Pigello Portinari e San Pietro Martire," esposta nella scarsella della Cappella Portinari
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La Basilica di Sant'Eustorgio si colloca in un autentico crocevia tra passato e presente.
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L'opera intitolata "Pigello Portinari e San Pietro Martire," esposta nella scarsella della Cappella Portinari