Milano al tempo di Ludovico il Moro:
un’epoca di splendore e trasformazioni
Nel cuore del Rinascimento italiano, tra la fine del XV e gli albori del XVI secolo, Milano sperimentò un’epoca di eccezionale splendore sotto il dominio di Ludovico Sforza, noto come Ludovico il Moro (1452-1508). Questo mecenate illuminato e abile governante plasmò la storia della città in modi che ancora oggi lasciano un’impronta indelebile sull’arte, sull’architettura e sulla cultura milanese.
Ludovico il Moro fu un devoto sostenitore delle arti. La sua corte divenne il crogiolo di talenti eccezionali, tra cui Leonardo da Vinci, Bramante e Giovanni Ambrogio de Predis. Tra questi, Leonardo, sotto il patrocinio del duca, contribuì a definire un’epoca d’oro per creatività e innovazione. Ludovico Sforza investì grandemente nella trasformazione architettonica di Milano. Se da un lato proseguirono i lavori di costruzione per il Duomo, dall’altro il Castello Sforzesco, simbolo di potenza e grandezza, fu oggetto di un’importante ristrutturazione e ampliamento, divenendo una maestosa fortezza che ancora oggi domina l’orizzonte milanese. La chiesa di Santa Maria delle Grazie venne interamente ricostruita e abbellita dal Bramante, che ne fece una delle più belle espressioni del Rinascimento italiano e, nel suo refettorio, Leonardo dipinse “L’Ultima Cena” (1494-1498), riconosciuto nel 1980 come bene patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO.
Durante il suo ducato, la prosperità economica contrassegnò la vita quotidiana di Milano. La città era attraversata da una fitta rete di corsi d’acqua, che permetteva, con un sistema di chiuse e di bacini, di raggiungere in barca il centro storico. Milano si trasformò in un centro commerciale e industriale, attrattiva per mercanti e artigiani e politiche volte a favorire la crescita della classe mercantile contribuirono a un aumento della ricchezza, grazie a una fiorente produzione tessile oltre che di metalli preziosi, oggetti di lusso e armi, consentendo lo sviluppo di una società urbana vivace e dinamica.
Tuttavia, l’epoca d’oro milanese fu minata dalle sfide politiche. Le alleanze instabili di Ludovico, in particolare con le potenze straniere, portarono alla sua caduta nel 1500, quando Milano fu invasa dalle truppe francesi.
Nonostante la sua fine drammatica, il periodo di Ludovico il Moro lasciò un’eredità duratura. L’influenza artistica e culturale di quegli anni si riflette ancora oggi nell’identità milanese. La Milano rinascimentale di Ludovico il Moro è un esempio di come la confluente interazione tra cultura, politica ed economia possa dare vita a un capitolo straordinario nella storia di una comunità.
La Realtà che Circonda la Basilica di Sant’Eustorgio
La Basilica di Sant'Eustorgio si colloca in un autentico crocevia tra passato e presente.
La Tavola di San Francesco d’Assisi
L'opera intitolata "Pigello Portinari e San Pietro Martire," esposta nella scarsella della Cappella Portinari
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