8 settembre: “Mariae Nascenti”

L’8 settembre la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano la Natività della Beata Vergine Maria, una festa liturgica in cui si ricorda la nascita di Maria.

La fonte prima che racconta l’evento è il cosiddetto protovangelo apocrifo di Giacomo, secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna nonostante la tarda età dei genitori. Qui nel V secolo i Bizantini costruirono la basilica di Sant’Anna per celebrare la nascita di Maria. Verso la fine del VI – inizi del VII secolo la chiesa costantinopolitana fissò per i primi di settembre la festa della Natività di Maria, poiché nel mese di settembre iniziava l’anno ecclesiastico e civile nell’impero bizantino. Nel 688 Papa Sergio I introdusse la festività solenne nella chiesa di Roma, confermando la data dell’8 settembre, come testimoniato dal Liber Pontificalis.

La devozione verso la Natività di Maria è particolarmente sentita nella diocesi ambrosiana, dove risulta attestata fin dal X secolo. Espressione di questa devozione è lo stesso Duomo di Milano, consacrato da San Carlo Borromeo il 20 ottobre 1572 e il cui nome completo è “Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria”. Il Duomo di Milano rappresenta l’apice della devozione ambrosiana a Maria Madre di Dio, come ricorda la dedica “Mariae Nascenti” (a Maria Nascente), posta sulla facciata in epoca napoleonica, in sostituzione della precedente risalente al 1645, che recava la dedica e la data di fondazione dell’edificio (1386).

La Vergine Maria è raffigurata in diverse opere all’interno della Basilica di Sant’Eustorgio e della Cappella Portinari, ma la ritroviamo anche protagonista del patrimonio mobile del Museo: in particolare, vi è custodito il dipinto “Natività della Vergine” di Carlo Francesco Nuvolone (1609-1662).

La rappresentazione della natività di Maria risponde a un’iconografia diffusissima nell’arte del Seicento lombardo: in secondo piano Sant’Anna sul letto del parto, assistita da ancelle e affiancata dal marito Gioacchino; in primo piano tre ancelle che mostrano la bambina e preparano il bacile e la brocca per l’imminente lavacro.

Le dimensioni del dipinto (177×122 cm) ne lasciano intuire una destinazione devozionale oppure l’inserimento in un più vasto ciclo mariano.