FIORI, STEFANO ARIENTI

Dal 23 marzo al 25 settembre 2019

a cura di Angela Vettese

La rassegna, nuovo capitolo del programma di esposizioni di autori contemporanei all’interno di uno dei complessi più ricchi di storia della città, presenta una serie di opere in grado di dialogare con il luogo che le ospita, ovvero con le vestigia e le presenze del passato, dagli arredi antichi alle pietre dell’epoca di Sant’Ambrogio, alle opere d’arte antica.
Per l’occasione, Arienti ha creato un lavoro inedito che si confronta con la grande tavola del Compianto sul Cristo morto di Altobello da Melone (Cremona 1490/91-ante 1543), recentemente restaurata, proveniente dal palazzo dell’Arcivescovado di Milano, ed eccezionalmente esposta al Museo Diocesano.

Il percorso espositivo prende avvio dal Cimitero paleocristiano dove una serie di fiori dipinti a tempera su carta conducono il visitatore a riflettere sul tema della necropoli di martiri cristiani e sulla pratica del culto dei morti, e prosegue nella basilica di sant’Eustorgio; qui si notano rimandi alla decorazione popolare, come i tappeti tinti di nero o di rosso nella Sala Capitolare e nella Sagrestia Monumentale, e riletture di opere d’arte come i Girasoli e gli Iris di Van Gogh, i cui fondi, ricoperti da fogli in oro e argento, richiamano alla continuità tra pittura di natura morta e icone; così altri capolavori di Van Gogh e Renoir subiscono l’intervengo di Arienti che dona all’impianto una insolita profondità attraverso l’uso di plastilina che aumenta la matericità del colore.

La reinterpretazione del Corteo dei Magi di Michelino da Besozzo, nelle cappelle Solariane, dove a una tenda è stata sovrapposta la rilettura su telo verde, introduce idealmente alla sala del Museo Diocesano dov’è esposto il Compianto sul Cristo morto di Altobello da Melone. Arienti commenta anche quest’opera affiancandole un telo su cui, con inchiostro argento e oro, ha ricalcato alcune delle sue linee salienti. L’ingrandimento e l’isolamento delle singole figure e la creazione di un suggestivo ambiente immersivo acuiscono la sensazione di trovarsi al cospetto del disegno preparatorio dell’opera, dentro alla quale il visitatore è invitato ad immergersi per coglierne il più profondo significato.

ORARI DI APERTURA

Lunedì: 10 – 18 / Martedì: 10 – 18 / Mercoledì: 10 – 18 / Giovedì: 10 – 18 / Venerdì: 10 – 18 / Sabato: 10 – 18.
Domenica: 10 – 18 (all’interno della Cappella Portinari le visite sono sospese dalle 12:30 alle 13:30 a causa della celebrazione della SS Messa).

orari e biglietti

THE MUSEUM’S HERITAGE

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