La Ritualità della Festività di San Pietro Martire

 

L’ultima domenica di aprile è la giornata dedicata al santo protomartire dei domenicani, San Pietro da Verona. Per la Basilica di Sant’Eustorgio si tratta di un avvenimento importante in quanto la Cappella Portinari è dedicata al santo.

Vi è una ritualità collegata a questa festività e al santo che ha dato vita a un detto antichissimo in milanese che recita: “andà a pestà el côo in Sant’Ustorg”, ovvero andare a battere il capo in Sant’Eustorgio. Questa frase deriva dal fatto che, proprio a Sant’Eustorgio, dopo la messa i fedeli si dirigono verso la Cappella Portinari nella quale, oltre a trovare l’urna con la reliquia del capo del santo, partecipano a un rituale collettivo. Questo rituale simbolico è legato al credo che vede San Pietro Martire come il protettore dei malati di mal di testa. Pertanto i fedeli dovranno passare tra le colonne dell’Arca di San Pietro Martire, all’interno della quale sono conservati i resti del santo, e se sfioreranno con il capo il sarcofago soprastante il santo intercederà per loro. In alternativa, vista l’altezza delle colonne, si può pregare per l’intercezione con il capo poggiato sulle colonne della medesima arca.

Il rituale è stato sospeso per un paio di anni a causa del Covid-19, ma già a partire dall’anno scorso è stato nuovamente introdotto; perciò questa domenica, per chi volesse partecipare, potrà provare questa esperienza nello spirito religioso.