Il viaggio di San Barnaba a Milano

Secondo un’antica tradizione, San Barnaba, vissuto al tempo dei Dodici Apostoli e membro autorevole della prima comunità cristiana tanto da essere chiamato egli stesso “apostolo”, sarebbe venuto a Milano nel corso di un suo viaggio in Italia e per primo vi avrebbe annunciato il Vangelo. Si tratta solo di leggenda o questa tradizione nasconde un fondo di verità? Un interessante legame tra San Barnaba e i quartieri di Gratosoglio e Porta Ticinese potrebbe gettare luce sulla veridicità di questa tradizione.

Gratosoglio, quartiere situato nella periferia meridionale di Milano, conserva sul suo territorio tracce relative all’apostolo, rappresentato nelle leggende e nell’iconografia con la croce: l’antico altare della Santa Croce presso la chiesa di San Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti; l’antico monastero di San Barnaba, di cui oggi sopravvivono la chiesa sconsacrata e un’ala del chiostro; la chiesa di Santa Croce ad Assago, non lontano da Gratosoglio, oggi diroccata.

Esistono poi due leggende che collegano esplicitamente l’apostolo a questo territorio. Nella prima si racconta che Barnaba, avendovi trovato ottima ospitalità, al momento di lasciare il luogo in direzione di Milano, avrebbe esclamato: “Mi è gradito questo soglio”. Da qui il nome della località.

Nella seconda si racconta dell’arrivo di Barnaba fuori Porta Ticinese, dove secondo molti storici milanesi esisteva una fonte dalle virtù terapeutiche, presso la quale l’apostolo avrebbe iniziato a battezzare i primi Milanesi convertiti. La sorgente si trovava nei pressi dell’attuale Basilica di Sant’Eustorgio. Si ricorda, inoltre, che nei pressi di Sant’Eustorgio c’è una via Santa Croce, testimonianza di un antico borgo con lo stesso nome.

Proseguendo il cammino, Barnaba avrebbe superato l’antica Porta Ticinensis, attraversato il centro della città e raggiunto la Porta Orientalis, in zona San Babila, e qui potrebbe aver innalzato la croce, simbolo della nuova religione. Potrebbe rappresentare una traccia del passaggio di Barnaba in questi luoghi la famosa pietra rotonda, oggi conservata presso la chiesa di Santa Maria al Paradiso, che reca al centro un foro, nel quale sarebbe stata collocata la croce, e intorno 13 tacche a raggera che potrebbero riferirsi direttamente al 13 marzo 51, data tradizionale dell’annuncio della nuova religione ai Milanesi.