La Chiesa di San Giorgio al Palazzo

La chiesa di San Giorgio al Palazzo, situata presso via Torino, deriva il proprio nome dalla presenza, nelle immediate vicinanze, del palatium imperiale, costruito dall’imperatore Massimiano tra la fine del III e gli inizi del IV secolo nella zona occidentale di Mediolanum e i cui resti sono oggi visibili tra via Brisa e via Moriggi.

L’edificio attuale è l’esito di una serie di ricostruzioni e trasformazioni di strutture preesistenti, il cui nucleo originario, risalirebbe secondo la tradizione al 747, quando San Natale arcivescovo di Milano fondò la chiesa intitolandola a San Giorgio martire della Cappadocia.

L’edificio fu ricostruito in stile romanico nel corso del XII secolo e fu riconsacrato dal vescovo Anselmo V il 15 gennaio 1129. A questa fase risale, inoltre, la costruzione dell’alta torre campanaria, in cui secondo la tradizione nel 1164 furono nascoste le preziose reliquie dei Re Magi, portate qui dalla basilica di Sant’Eustorgio, per sottrarle a Federico Barbarossa.

Tra il XVI e il XVIII secolo l’edificio fu interessato da una serie di interventi che ne modificarono ulteriormente l’aspetto: nel XVI secolo furono costruite alcune cappelle laterali, fra cui la cappella della Passione, affrescata nel 1516 da Bernardino Luini; nel XVII secolo la chiesa fu ristrutturata in stile barocco su progetto di Francesco Maria Richini; nel XVIII secolo si avviò la costruzione di una nuova facciata disegnata da Francesco Croce e giunta fino ai nostri giorni, oggi sormontata da tre statue in bronzo raffiguranti San Giorgio (al centro) e due Angeli (ai lati), in sostituzione degli originali in marmo. Risalgono alla fine del XIX secolo la cupola neoclassica e il campanile, progettate da Alfonso Parrocchetti.

La chiesa all’interno appare nelle forme delineate nel primo ventennio del XIX secolo, su progetto di Luigi Cagnola, sebbene conservi importanti testimonianze della sua storia precedente, dalla fase romanica al Seicento: tra le opere d’arte, oltre ai già citati affreschi di Bernardino Luini (Cappella della Passione), si segnalano opere di Gaudenzio Ferrari (pala di San Girolamo), del Montalto e di Daniele Crespi (Madonna del Rosario).